Teatro

A Firenze Fabbrica Europa, il festival internazionale della scena contemporanea

A Firenze Fabbrica Europa, il festival internazionale della scena contemporanea

“Worlds of Culture”, la XVIII edizione del festival di Firenze e della Toscana, apre una nuova indagine sulle tante “isole culturali” che formano la ricchezza dell’Europa.

La lente d’ingrandimento punta su alcuni territori che, pur facendo parte di quel “mondo globale” che è oggi il nostro continente, conservano un’identità riconoscibile e un’originalità feconda. Fabbrica Europa accoglie progetti e produzioni nazionali e internazionali di riconosciuti maestri e di una nuova generazione di artisti che, attraverso la contaminazione tra discipline diverse, ampliano l’orizzonte dei linguaggi artistici contemporanei. Attraverso un articolato programma di eventi di danza, teatro, musica, installazioni, workshop e incontri, il Festival è l'occasione per tracciare una mappa sempre più aggiornata delle riflessioni che attraversano l’Europa contemporanea.

L’apertura è affidata ad ALAIN PLATEL, uno dei nuovi maestri del panorama europeo.

E, tra gli altri: TEMPO REALE, centro fondato da Luciano Berio; STEFANO BOLLANI, pianista jazz di fama mondiale; un omaggio a ROBERT WYATT, fondatore dei Soft Machine; ZITA SWOON in collaborazione con Anne Teresa de Keersmaeker; i norvegesi VERDENSTEATRET e

ZERO VISIBILITY CORP; KARINE SAPORTA; VIRGILIO SIENI; ANNA STIGSGAARD e ROBERTO BACCI; TRASH; SANTASANGRE;

MUTA IMAGO; VINCENZO CARTA; TEATRO DELLE MOIRE; LA ZAMPA; DINAMITRI JAZZ FOLKLORE e molto altro...
Gardenia, il particolarissimo lavoro teatrale di Alain Platel e Frank Van Laecke per les ballets C de la B, è una pièce su speranze e illusioni coltivate e perdute, segreti, gioie, nevrosi e dolori, che mescola il pianto e il riso, il dolore e il divertimento, di nove travestiti che si raccontano. Pezzi di vita inseriti in un spettacolo visuale dove la danza si sposa col canto, con le parole, le frasi ma soprattutto con le anime particolari e vulnerabili dei protagonisti.

Missa Ockeghem è una prima assoluta incentrata sulla reinterpretazione contemporanea della quattrocentesca Missa cuiusvis toni del fiammingo Johannes Ockeghem. Protagonisti l’ensemble vocale l’Homme Armé e Tempo Reale che crea dal vivo la rielaborazione digitale degli elementi vocali (in coproduzione con Fabbrica Europa e Maggio Musicale Fiorentino).

And all the questionmarks started to sing del collettivo norvegese Verdensteatret include una performance sound/visual e un’installazione multimediale. Una “macchina artistica” realizzata da musicisti, performer e robot: sculture cinetiche originali, attivate da una molteplicità di tecniche di animazione che creano un ambiente in continua trasformazione.

Dancing with the Sound Hobbyist, un dialogo magistrale tra musica e danza, suono e movimento, energie ed emozioni; un viaggio nell’universo cosmopolita del collettivo belga Zita Swoon in collaborazione con Rosas/Anne Teresa De Keersmaeker.

Divagazione su 319 corde, in prima assoluta, vede protagonisti Stefano Bollani con l’Orchestra della Toscana diretta da Mirko Guerrini: tra sonorità classiche, sonorità del Novecento europeo e avanguardie americane degli ultimi decenni.

Comicoperando. La musica di Robert Wyatt è il progetto di 6 musicisti inglesi, storici compagni di Wyatt, riunitisi con la sua benedizione per questo omaggio a uno dei più amati cantautori al mondo, già fondatore dei Soft Machine e dei Matching Mole.

    Zero Visibility Corp presenta in prima nazionale (im)possibile, una danza di forte impatto fisico e visuale che dà vita, attraverso il movimento, il suono, la scenografia e le luci, a un universo che seduce.

    La Compagnia Virgilio Sieni con Tristi Tropici: in scena due coppie di danzatrici e una ragazza non vedente. Figure che appaiono da lontano come aloni non definiti, visioni opache, figure vicine e dipendenti, apparizioni femminili individuate secondo un percorso tra vicinanza animale, tenerezza trasmessa e nostalgia.

Abito di Roberto Bacci e Anna Stigsgaard  con la Compagnia Laboratorio di Pontedera, ispirato a Il libro dell’inquietudine di Pessoa, è la storia di un uomo qualunque che, invece di indossare la sua vita d'ordinanza, esce dalla finestra della propria casa e si perde per le strade del suo mondo quotidiano che non riconosce e che non lo riconosce.

Le attrici Luisa Pasello e Silvia Pasello, dirette dal coreografo Virgilio Sieni, portano in scena in prima assoluta Due lupi, ispirato a La trilogia della Città di K di Agota Kristof. Tra natura e guerra, prove al limite e solitudine, il corpo si manifesta come arcipelago di sensi in un universo fiabesco.

    Rayon X un lavoro di Karine Saporta, drammaturgia di Luca Scarlini, con Ginette Dunò e Simone Faloppa (coprodotto da Fabbrica Europa): una riflessione ironica su eros e gender, sulle punte di una coreografia che si presenta per quadri.

    La giovane compagnia olandese T.r.a.s.h. in T.+Bernadette, un intenso, emozionante duo di grande fisicità in cui i performer si confrontano con personaggi e ruoli diversi, lottando con problemi di identità che finiscono per sopraffarli.

    Nell'ambito di Focus on Art and Science in the Performing Art: Gnosis #1, progetto tra danza, suono ed elaborazioni digitali di Vincenzo Carta, in collaborazione con lo scienziato/compositore Andrew Ferrara, che indaga energia cerebrale e cinetica con dispositivi che influiscono sulla coreografia e sullo stato di trance dei danzatori; Displace è il progetto in più tappe di Muta Imago, che presenta una versione site specific - per lo spazio Alcatraz della Stazione Leopolda - di Displace #1. La rabbia rossa: un’indagine sul rapporto tra l’uomo e lo spazio che lo circonda, tra l’essere umano e la geometria; Bestiale improvviso di Santasangre/Teodora Castellucci/Cristina Rizzo: tre figure, macchie d’ombra che si allontanano e avvicinano a una parete semitrasparente. Il movimento da lento diventa scomposizione ritmica, un fotogramma animalesco improvviso che si tramuta poi in sentimento d’umanità.

    A chiudere il festival due serate “in black” per un percorso musicale dal jazz all’hip hop, con, tra gli altri, Dinamiti Jazz Folklore.

Inoltre, i laboratori multidisciplinari e le performance del progetto Art’n’Go, serate dj set e live, seminari, incontri con i protagonisti nazionali e internazionali del festival.

INFO: FABBRICA EUROPA
Tel. +39 055 2638480 / 2480515
www.fabbricaeuropa.net - www.ffeac.org